Tra i primi modelli di successo dei Diaclone, sicuramente ricordiamo il Diatron Dia Battles, arrivato da noi in versione italiana semplicemente come Diaclone Diatron GIG. Negli Stati Uniti arriva nel biennio 1983-84 col nome di Diakron ma solo per un breve periodo.
Il Diatron dia battles, i Diaclone e la Takara
Il brand giapponese Takara ha di certo monopolizzato il settore del giocattolo e dei robot da collezione degli anni’70 e ’80.
Negli stessi anni in cui già impazzavano serie come Microman e Micronauti, ecco un’altra geniale linea di modelli che segnerà la storia del giocattolo e del collezionismo vintage di quegli anni: la linea Diaclone.
Robot, veicoli, ibridi, play set, quasi sempre trasformabili e figures che possiamo storicamente definire I “pre-Transformers”.
In Italia ad importare questi robot sarà come sempre la GIG, marchio ormai consolidato e con accordi solidi con Takara. Grazie a lei anche noi bambini italiani abbiamo potuto giocare con quasi tutti i robot Diaclone dall’anno 1980 al 1983. Il Diatron dia battles fu un robot amatissimo dai bambini degli anni 80 e per questo motivo oggi è considerato uno dei più comuni della linea. Allo stesso tempo, è indubbiamente fra i più belli.
Descrizione e trasformazione del Diaclone Diatron
Il Diatron è un robot trasformabile composto dall’unione di tre navicelle (o moduli):
• Cosmic 1: modulo principale in quanto risulta essere il corpo del robot con alloggio centrale (cabina) per il pilota e due lanciarazzi laterali con meccanismo di sparo a scatto;
• Cosmic 2: modulo alare che una volta innestato, diventerà braccia e pugni del robot. Le braccia sono in grado di sparare i pugni col classico meccanismo a scatto. Presente anche qui un alloggio centrale come cabina di pilotaggio per il pilota;
• Cosmic 3: ultimo modulo ma non per questo meno importante. Una sorta di navicella dotata di ali laterali ed alettoni posteriori che andrà ad unirsi agli altri due componenti, per formare le gambe del Diatron. Nello specifico, gli alettoni posteriori ribaltandosi diventano I piedi del robottone.
N.B. nell’originale Diatron Dia Battles I moduli si chiamano: Battles 1, Battles 2 e Battles 3.
Diatron, nella sua configurazione finale di robot, presenta un’altezza di circa 15 cm, buona solidità dovuta anche ad una buona dose di metallo utilizzato, oltre che plastica.
Pecca un pò in stabilità, ma va inquadrato nelle linee un pò rigide e spartane dei modelli robot degli anni 70 e 80.
Riguardo alla colorazione, ha il rosso come colore predominante; corpo principale, alettoni delle gambe e piedi. Ma troviamo anche il blue ed il metallico nelle gambe, e il giallo nelle ali e nelle antenne della testa.
Gli accessori e i dianauti nel diaclone
Dettaglio particolare, non troviamo alcuna arma in dotazione al robot (piccoli missili rossi sono presenti in alcune versioni). Sono presenti i tre piloti delle navicelle, i cosiddetti Dianauti (Diaclone drivers, nelle edizioni americane).
I dianauti sono delle mini action figures create dalla Takara, alte 3 cm, dal corpo colorato, testa metallica e piedi calamitati, caratteristica questa ispirata chiaramente dall’altra famosa linea di figures, Microman. Di aspetto umanoide, sono personaggi molto importanti oggi nel collezionismo di Robot vintage, la cui presenza fa alzare notevolmente la valutazione sul mercato dei pezzi. L’alta valutazione dei dianauti fra i collezionisti è motivata dalle dimensioni ridotte: negli anni 80, quando I bambini ci giocavano, li perdevano sempre(succede anche da adulti).
I dianauti del Diaclone Dia battles sono sovente di color nero con arti rossi, blu con arti bianchi, bianco con arti verdi. In alcune scatole però è possibile trovare altre colorazioni, indice che la combinazione degli stessi a volte è variabile. Esiste anche una seconda generazione di dianauti che però Takara ha inserito solo in altri modelli della linea, quindi possiamo asserire che nel Dia Battles (o Diatron) sono presenti solo quelli di prima generazione.
Edizioni e differenze fra versione italiana GIG e versione giapponese
Per quanto riguarda la veste grafica, qui conviene fare una precisazione distinguendo la scatola del Diatron (versione italiana) da quella del Diaclone Dia Battles (versione giapponese):
• Scatola GIG Diaclone Diatron (italiana): rettangolare, molto colorata con la classica vetrinetta frontale con tutti i componenti a vista del giocattolo, ovvero i tre moduli e i dianauti.
Scritta superiore Diatron a caratteri cubitali, affiancata a sinistra dal logo della linea Diaclone. Marchio GIG poco più in basso, verso il centro della scatola leggermente spostato a sinistra;
• Scatola Takara Diaclone Dia Battles (giapponese): rettangolare su sfondo blu, anche qui vetrinetta e contenuto a vista, ma con differente disposizione dei tre moduli. Altre informazioni e logo Diaclone sono sul retro della scatola, così come la figura delle tre navette che si incastrano tra loro formando il robot.
C’è da aggiungere che all’interno della scatola sono presenti anche nove missilI rossi a punta da inserire nel meccanismo di sparo dei lanciarazzi sulle spalle, e un foglietto colorato di istruzioni corredato da alcuni adesivi da apporre in varie parti del robot e dei moduli. Nelle ristampe successive i missili diventano dodici e cambiano completamente: testa grossa rossa e gommata, gambo lungo nero e sottile.
Le prime versioni, sempre a marchio GIG, sono senza dubbio le più rilevanti e ricercate, nello specifico quelle con i missili rossi a punta per i lanciarazzi. Quelle successive, con i missili dalla testa sferica e gommata, sono un pò più ordinarie e comuni. Le versioni italiane del Diatron, sempre con logo GIG, sono solitamente “made in Singapore”. Viceversa i Diacloni Dia Battles in versione giapponese (Takara) sono “made in Taiwan”.
Il successo di questo modello (e di altri della linea Diaclone) fu tale che nel 1984 la ditta Revell ne propone un kit di montaggio in scala 1/60 (la stessa scala dei dianauti tra l’altro), con parti in plastica conservate in blister e bustine trasparenti, corredati da decals da applicare sul prodotto una volta assemblato.
Quanto vale un Diaclone Diatron oggi qualora lo volessi vendere o comprare?
Il Diatron probabilmente è il giocattolo della linea Diaclone più comune e diffuso (non è difficile trovarne ancora in giro) e certo non è paragonabile nella sua valutazione economica ad altri modelli superiori:Grande Diaclone fra tutti ma anche Dia Attacker, etc.
Rimane comunque uno dei più apprezzati dal pubblico ed ancora oggi, se tenuto bene e completo, con scatola, tutti i moduli e soprattutto i dianauti, viene venduto a un buon prezzo su siti come Ebay o Catawiki.com.
Qualora vogliate vendere uno dei vostri robot diaclone vintage potete scrivermi una mail tramite la pagina dei contatti o chiamare direttamente.